PERCHÉ NON MI HAI CHIAMATO?

I figli sono complicati, diversissimi tra di loro, ciascuno con le proprie bellezze e stranezze.
E alla fine, da padre, devo semplicemente accettare il fatto che i miei figli sono più grandi delle mie braccia, quelle stesse braccia che fino a qualche anno fa ne portavano anche quattro insieme. Un padre, alla fine, ti deve parlare di un padre più grande, che non delude e che ha braccia molto più forti, capaci di sostenerti quando tutto sembra crollare. Quindi, sin da quando sono bambini, ai miei figli racconto sempre una storia.
Un bambino cercava di sollevare un vaso di fiori molto pesante, ma nonostante gli sforzi non riusciva nemmeno a muoverlo. Il padre, dietro di lui, lo guardava silenzioso.
Il bimbo continuava affannato, ma niente, il vaso non si muoveva di un centimetro.
«Hai usato tutte le tue forze?» chiese il papà.
«Sì papà, tutte!» rispose il bambino.
«No, figlio mio, non le hai ancora usate tutte. Non mi hai ancora chiesto di aiutarti.»

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