Un figlio fragile non è un trofeo…

giorgione

In queste ore sono arrivate tante sollecitazioni, tante telefonate, tanti messaggi. Abbiamo visto, con nostra sorpresa, che anche alcuni giornali hanno parlato della nascita di nostro figlio Giorgio Maria. Mentre siamo frastornati, tra poppate in ospedale e corse a casa per cercare di non trascurare gli altri figli, ci preme chiarire una cosa: un figlio disabile non è un trofeo.

Abbiamo voluto e continueremo a raccontare la nostra felicità perchè è la verità e non potevamo nasconderla.
E avevamo premura di comunicarla a tutti i nostri conoscenti prima che potessero chiedersi “Poverini… come l’avranno presa?!”
Tuttavia, lo sappiamo, non mancheranno le difficoltà. Sin dall’inizio abbiamo cercato di non spettacolarizzare un evento, quanto provare a raccontare una bellezza che ha sorpreso anche noi.
La teoria che diventa concretezza.

Noi non siamo né i primi né gli ultimi che dicono sì ad una vita più fragile. Migliaia di uomini e donne, di mamme e di papà, ogni santo giorno si fanno in quattro, senza clamori e nel silenzio più assoluto per un figlio in difficoltà. Noi non siamo i primi della classe, anzi siamo alunni al primo giorno di questa scuola.

Detto questo – che ci sembrava importante chiarire -, vi chiediamo di non farci mancare il vostro affetto e le vostre preghiere.

Grazie ancora di tutto, un abbraccio Gigi e Anna Chiara

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