TOTTI E IL COVID

Nei giorni scorsi è uscita una lunga intervista a Francesco Totti nella quale, tra le altre cose, ha parlato della sua esperienza con il Covid-19.
Uno che ha giocato fino a due anni fa e che continua a fare molta attività fisica ha raccontato così quello che ha vissuto: “Ci sono voluti 24 giorni per guarire. Ho preso il Covid in una forma abbastanza aggressiva.
Mi è stata diagnosticata una polmonite bilaterale. Ho avuto febbre a 40°, tosse continua. Mi sentivo stanco e non avevo fame. A un certo punto la saturazione è salita 89-90 e avrei dovuto ricoverarmi ma ho rifiutato.
Avevo paura, per quello che era successo a mio padre due mesi prima. Con i farmaci sono riuscito ad uscirne, ma è stata veramente dura.
Ho cercato di stare il più possibile a casa e curarmi con cortisone, antibiotici, eparina. Ero a letto da solo, in balia del tempo. Non reagivo… È stato un incubo durato quasi un mese. E quando ho visto che dopo una decina di giorni di farmaci e punture non mi passava ho temuto davvero”.
E davvero non capisco le file per entrare nei centri commerciali o la calca nelle vie dei centri storici delle città nonostante i contagi stiano aumentando e nonostante da lunedì si richiuda tutto.
Non so voi, ma io sono stanco. Ho perso qualche amico e conosco personalmente una ventina di persone che sono state ricoverate per polmonite bilaterale e sono state attaccate all’ossigeno.
Leggo di polemiche inutili sulle decisioni del Governo. Ho cinque figli e, mentre durante il primo lockdown ci siamo divertiti, adesso non li reggo più e il clima in casa è sempre più teso. Ma adesso non è il momento di mollare.
La mia sensazione è che la preoccupazione relativa al virus è direttamente proporzionale a quanta sofferenza hai toccato in questi mesi. Conosco persone che hanno avuto forme lievi e credono che sia tutta una grande esagerazione. Non lo è: sono solo state fortunate. Basta citofonare a Totti che ha perso il padre e ha raccontato in modo così duro la sua malattia.
Vabbè, non volevo fare un pistolotto, ma ricordare a tutti di stare attenti: tutto educa, anche questo tempo. Ma non vale la pena mollare adesso.

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