Circa la non leadership di Marino

Marino

È incredibile come il Sindaco Marino (vedi il caso dei vigili) parli delle cose che vanno bene a Roma in prima e di quelle che vanno male in terza persona.

In questi giorni sto scrivendo un libricino sulla dimensione spirituale della leadership.
Lui è il classico esponente della “leadership del furbetto”, la stessa del pastore che si mette dietro e non davanti alle pecore, del comandante che mentre si combatte una battaglia se ne sta rintanato ad aspettare l’esito, dell’allenatore di calcio pronto a scaricare la responsabilità di una sconfitta sui suoi giocatori.

Caro Sindaco “sali a bordo” e non puntare solo il dito, così lo sanno fare tutti. A noi non serve trovare di volta in volta il colpevole, ma di trasformare questa città che sta diventando l’esempio negativo del Paese.

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