Le umiliazioni

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A parte che questo studio esce ciclicamente ogni anno ed è una cretinata (e mi sto trattenendo).

Ma vuoi mettere tra una vita più lunga e una felice?
Chi fa un figlio sa bene che mettendolo al mondo aumenteranno le sue preoccupazioni…
Sa bene che i capelli – forse – diventeranno bianchi prima…
Sa bene che una gravidanza porterà con sè smagliature che sono medaglie indelebili sul corpo di una donna…
Sa bene che ci saranno giorni i cui per andare in bagno dovrà aspettare che tutti dormano…
Sa bene che per arrivare alla fine del mese dovrà fare i salti mortali…

Sa bene tutto questo eppure sceglie di farlo. E magari non solo uno, ma più di uno.

Perché?

C’è solo una risposta: perché è bello!

Non si può nemmeno argomentare, si può solo vivere.

In questi giorni al Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, sto incontrando mamme e papà stanchissimi ma felicissimi perché stanno dando la loro vita amando il loro bambino.
Mamme e papà distrutti dal sonno, ma sempre sorridenti perché un figlio ha bisogno di sicurezza.

Per questo paragonare la nascita di un figlio a fumo e obesità è una vergogna non solo scientifica, ma anche giornalistica (e per questo non posto anche il link: evitiamo di portare like a queste scemenze).

Io a 20 anni non volevo figli o – se li volevo – li avrei voluti in tarda età, al massimo due.

Poi la vita mi ha umiliato con la sua bellezza.
Sì, umiliato è la parola giusta.

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