Inizia la Terza Repubblica: proviamo a fare squadra!

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Non amo fare analisi, preferisco le sintesi.
E la sintesi è molto chiara: da oggi inizia la terza repubblica. E non entro nel merito dei nomi, delle fazioni, delle tifoserie, dei perché, della ricerca dei Capri espiatori. Oggi, piaccia o non piaccia, inizia una nuova fase del nostro paese.
Migliore? Peggiore? Lo scopriremo solo vivendo. E molto, comunque, dipenderà dagli italiani. Da come saranno capaci di fare squadra. Da come, invece di indignarsi perché ha vinto qualcuno che non hanno votato, penseranno al Bene Comune del nostro Paese.

Adesso, vi prego, non buttiamola in caciara con frasi tipo “siamo un paese schifoso”, “ci meritiamo tizio e caio”, “è tutto un complotto” o addirittura “è meglio emigrare”.
Può piacere o non piacere, ma gli italiani hanno votato e questo voto merita tutto il rispetto. Le Istituzioni sono una cosa seria. E se il voto è “sacro” come diritto, lo è anche come esito finale delle elezioni.

Ci sono 4 o 5 punti fondamentali, che erano e che sono comuni a tutti gli schieramenti che meritano risposte immediate. Argomenti di cui ho avuto modo di parlare de visu anche con i vincitori di queste elezioni politiche che, ve lo assicuro, avevano realmente molto a cuore.
Primo fra tutti il tema natalità e famiglia. Adesso è il tempo di trasformare le proposte elettorali in concretezza.

Da oggi vinca chi vinca (si, perché vedremo alla fine come sarà formato il Governo) avrà 5 anni per provare a migliorare il nostro Paese.
E tutti – dico tutti – dovremo fare il tifo per lui!

Io tifo per l’Italia.

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